Word cloud – Comunicare con le nuvole

Word cloud – Comunicare con le nuvole

Word cloud

 

Una word cloud (in italiano nuvola di parole) è una forma di comunicazione visuale tipica del Web 2.0, che rappresenta, per mezzo di un’immagine, i concetti caratterizzanti un sito web, un blog o una discussione in classe.

Una word cloud  è costituita da una lista di parole, messe quasi alla rinfusa, ognuna delle quali può avere un colore e una dimensione differenti, anche in relazione all’importanza che assume nel contesto in cui è inserita. Le nuvole di parole possono illustrare i concetti chiave di un discorso, un articolo o una relazione; sono apprezzate nella didattica poichè rendono la tecnica classica del brainstorming più vicina alla forma mentis dei nativi digitali.

Cinque buoni motivi per usare nella didattica le “nuvole di parole”

  1. Sono adatte per l’auto-riflessione o per un ulteriore ripensamento da parte dello studente.
  2. Possono essere usate come mezzo di valutazione.
  3. Lo studente può creare una nuvola di parole della sua presentazione e può utilizzarla come base per una discussione sintetizzando concetti e ragionamenti.
  4. Sono uno strumento di sintesi di risultati o di ricerche di vario genere.
  5. Possono essere utilizzate come strumento di feedback: le parole della nuvola semantica infatti possono essere corrette e/o aggiunte dall’insegnante.

World cloud o Tag cloud?

Fonte: Terminologia etc. – Terminologia, localizzazione, traduzione e altre considerazioni linguistiche – modificato

Sovente viene fatta confusione tra tag cloud e word cloud, in realtà rappresentano due concetti diversi.
Il termine tag cloud (“nuvola di tag” o nuvola di etichette) indica la rappresentazione grafica dei tag (etichette) più usati in un sito, ad es. parole chiave associate ai post di un blog o alle foto di una raccolta; i tag sono ordinati soprattutto alfabeticamente e hanno dimensioni diverse in base alla propria prevalenza.

Nella tag cloud che appare nella barra laterale destra di questo blog, ad esempio, i tag più usati, e quindi di dimensioni maggiori, sono lavoro istruzione, lesarning object e web e per ciascuno, al passaggio del puntatore, il testo viene evidenziato e cliccando su di esso si viene rimandati alla pagina che aggrega tutti gli articoli correlati alla parola presente in etichetta.

Infatti, ogni tag nella tag cloud generalmente è anche un collegamento ipertestuale che consente di accedere a tutto il contenuto associato a quello specifico tag. Se l’assegnazione dei tag da parte di chi ha creato o valutato testi, grafica, foto o altro materiale “taggabile” è stata fatta in base a criteri specifici, una tag cloud può dare un’indicazione affidabile dei contenuti più significativi di un sito e di come sono stati classificati.
Il termine word cloud (“nuvola di parole”, in inglese anche text cloud) indica invece una rappresentazione grafica delle parole più frequenti in un testo, spesso ordinate in base al loro impatto visivo. Anche nella word cloud dimensioni e frequenza delle parole sono direttamente proporzionali e può essere visualizzato il numero di occorrenze di ciascuna parola, in genere, però, la word cloud non consente collegamenti a contenuto specifico e spesso è un’immagine statica.

Le parole che compongono la word cloud non sempre coincidono con quelle più importanti o più significative e quindi potrebbero dare un’indicazione non del tutto affidabile del tipo di contenuto, specialmente se non sono state escluse in modo adeguato le cosiddette stop word (parole ricorrenti ma non rilevanti come preposizioni, articoli, congiunzioni ecc.). A sostegno di quanto scrittopossiamo considerare la word cloud di questo post, nonostante sia utilizzato il filtro che ignora le parole italiane più comuni.

World cloud
Nuvola di parole del post

Nel web è possibile trovare numerose applicazioni che consentono di creare e personalizzare in pochi passi una world cloud; di seguito ne sono elencati solo alcuni:

  • Wordle è un’applicazione online realizzata in Java ( ci sono problemi se si utilizza il brwowser Chrome) che consente di generare Word clouds da un testo qualsiasi. Le parole possono essere immesse digitandole singolarmente o copiando e incollando testi da altre fonti o inserendo il link di un blog o di un sito web. Di seguito il link ad un tutorial in italiano per utilizzare questa applicazione: “Come creare un Wordle”
  • Tagxedo è un’applicazione basata su Silverlight che consente di generare tag clouds e word clouds.
  • WordClouds.com
  • Tagul è necessaria la registrazione sul sito per utilizzarlo, è possibile effettuare il sign up con gli account di ben 9 piattaforme (Google+, facebook, Twitter, OpenID, Flikr, MyOpenID e tre servizi russi). Un grosso vantaggio rispetto alle precedenti applicazioni è la possibilità di salvare il lavoro in PNG o SVG prestandosi anche per progetti che includono una versione in grafica vettoriale.

 

Video tutorial

 

Word cloud – Comunicare con le nuvole